Vaccini non è che l’inizio della fine
Roma 21 luglio 2017 (Profeti in patria)
Vaccini non è che l’inizio della fine
In vista della mobilitazione di domani (22 luglio) e di lunedì a Roma, riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Il decreto Lorenzin, una volta divenuto legge, darà ai governanti mondiali idea della reale misura di quanto possono spingersi in avanti nella soppressione dei diritti.
Hanno soppresso l’articolo 18, togliendo diritti ai lavoratori, stanno ratificando il CETA togliendo capacità commerciale e diritti ai produttori ed ai consumatori, hanno innalzato oltre ogni limite immaginabile l’età pensionabile, la procura di Trani non riesce a far condannare società di rating straniere che hanno creato all’Italia un danno da 100 miliardi di euro e tutto questo lo hanno potuto fare grazie all’ ignavia degli italiani, all’idea di “tanto un piatto di pasta lo metto a tavola e guardo la partita” (panem et circenses),
se passa il decreto Lorenzin sapranno che potranno toccare anche l’unico tempio che dovrebbe rimanere INVIOLABILE, il nostro corpo, PEGGIO: il corpo dei nostri figli.
È tutto collegato in un enorme progetto a lunga programmazione, sono tutti collusi ed in affari tra loro, la politica gestisce le masse non in nome del bene comune ma per gli interessi di chi li ha a stipendio.
Oggi [ ieri, NdR] il Senato a larga maggioranza ha spedito il decreto Lorenzin alla camera dei deputati, 171 favorevoli, alcuni astenuti e qualche contrario. Se per i favorevoli vi è certezza di infamia e gli astenuti non sono da meno i contrari non pensino di essere visti come i “paladini” della giustizia, perché questo non sono; essi non sono altro che i “calmieratori” del popolo, quelli che devono far mantenere la calma alle persone con l’atteggiamento dei “ci penso io”.
Non dobbiamo cadere in questa trappola, bisogna rimanere uniti e compatti rappresentanti ognuno delle proprie istanze, non seguite nessuno, non dovete accettare di cambiare padrone, fate valere le vostre ragioni perché avete ragione!
Dobbiamo invadere Roma, far sentire alla classe dirigente che il popolo non è stupido, non accetterà più di farsi intimidire, imbrigliare, schiacciare.
Chiedo a tutte le associazioni,
a tutti i sindacati, ad ogni centro sociale, ad ogni personaggio del mondo dello spettacolo, ad ogni cittadino di intervenire nella cosa pubblica.
Sabato 22 luglio e Lunedì 24 Luglio bisogna occupare Roma, bisogna paralizzare la città, ne va del futuro della nazione.
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