Il Coraggio di Scegliere: La Nostra Lotta, Oltre il Tradimento e le Catene Legali



Siamo a un bivio, cittadini lavoratori. L’Italia è intrappolata in una crisi che non è solo economica, ma di rappresentanza. Ogni giorno, i salari si assottigliano, i diritti vengono erosi e la dignità del lavoro è calpestata. Chi dovrebbe essere la nostra prima linea di difesa, i cosiddetti “Sindacati Confederati” (CGIL, CISL, UIL), si è trasformato, a mio avviso, nel nostro più grande ostacolo.

Il loro è un tradimento sistematico: un tradimento di classe e un tradimento della storia del sindacalismo, che li ha resi i docili interlocutori del potere.
È in questo panorama desolante che il Movimento SìAMO intraprende un dialogo costruttivo con la Federazione Italiana Sindacati Intercategoriali (FISI). La nostra non è una collaborazione o un accordo politico, ma una Convergenza di Punti di Vista fondamentale per superare le gravi limitazioni imposte alle lotte sindacali.
Le Catene Legali al Diritto di Sciopero
In Italia, il diritto di sciopero è sancito dagli articoli 39 e 40 della Costituzione, ma è nei fatti fortemente limitato, in particolare nei settori dei servizi pubblici essenziali. Queste limitazioni derivano primariamente dalla Legge n. 146 del 1990 e successive modifiche, normative che, a nostro avviso, finiscono per essere anti-costituzionali nella loro applicazione repressiva. Tali norme impongono un preavviso obbligatorio e lunghissimo, vanificando l’effetto sorpresa, e l’erogazione di servizi minimi inderogabili che svuotano di significato lo sciopero. I poteri di intervento della Commissione di garanzia e la minaccia della precettazione governativa completano il quadro, trasformando lo sciopero da diritto costituzionale in una mera concessione burocratica. Queste regole sono lo strumento legale attraverso cui lo Stato ha neutralizzato le lotte sindacali, supportato dall’inerzia dei confederati.
Il Dialogo Costruttivo SìAMO-FISI: Una Convergenza sui Pilastri Programmatici
Il dialogo tra SìAMO e FISI non è un’unione, ma il riconoscimento che per superare queste catene legali serve una doppia azione: una politica e una sindacale, guidate dalla medesima visione rivoluzionaria. Riconosciamo in FISI l’unico sindacato che ha mantenuto una coerenza incrollabile, pronto a sostenere le azioni più radicali che appartengono al nostro modo di fare politica.
La nostra unità d’intenti, pur non essendo un accordo scritto o un patto formale, si basa sulle idee condivise su pilastri programmatici chiari:
Sanità Totalmente Pubblica: Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) deve tornare sotto il totale controllo pubblico. Basta con le privatizzazioni e la sanità di serie B. La salute non è un business, è un diritto.
Piena Occupazione come Linea Statale: L’obiettivo della piena occupazione deve diventare parte fondamentale e prioritaria della linea politica dello Stato, con investimenti diretti e pianificazione economica in grado di sradicare la disoccupazione.
Abrogazione delle Norme Limitanti: L’impegno per la revisione totale della Legge 146/90 per restituire pienezza al diritto di sciopero, denunciandone l’incostituzionalità laddove limita la libertà di espressione dei lavoratori.
Solo attraverso un dialogo costruttivo tra un movimento politico libero e un sindacato veramente indipendente potremo spezzare le catene legali e sindacali che ci tengono prigionieri, e restituire ai lavoratori il loro potere contrattuale.
A tutti i lavoratori stanchi e delusi: non rassegnatevi. È il momento di dare fiducia a chi, con coraggio e coerenza, sta costruendo una rete di solidarietà e resistenza. Invitiamo tutti a sostenere e aderire a quelle realtà, come SìAMO e FISI, che mettono al primo posto la vostra dignità. La lotta continua, il tradimento è finito. È tempo di vincere!

Di Emiliano Gioia Segretario Nazionale del Movimento SíAMO